- Conserva i campioni di sangue cordonale prelevati in Italia, presso i laboratori Rygenera Research Ltd.
- Offre gratuitamente per 12 mesi ai genitori la sottoscrizione di una polizza infortuni e malattie, che prevede la copertura assicurativa del neonato, per le seguenti principali garanzie. Tutto questo è compreso nel costo di conservazione, e quindi senza costi aggiuntivi per i genitori.
LA PRIMA BANCA DI CONSERVAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI...
PERCHE’ CONSERVARE LE CELLULE STAMINALI?
Il sangue del cordone ombelicale è sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta nel momento del parto. Infatti, una volta nato il bimbo il cordone ombelicale viene “tagliato”. Una parte del cordone ombelicale rimane quindi attaccata alla placenta che è ancora nell’utero. Il “secondamento” è la fase in cui viene espulsa la placenta dopo il parto. Normalmente quindi il sangue contenuto nella placenta e nel cordone residuo viene gettato. Gli scienziati hanno scoperto che questo sangue è ricchissimo di cellule staminali.
IL VALORE DEL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE:
LE CELLULE STAMINALI
Sono staminali le cellule non differenziate né specializzate che hanno la capacità di dare luogo alle diverse tipologie cellulari costituenti un individuo nonché, organi tessuti e sistemi. Esistono due tipologie di cellule staminali: le embrionali e le adulte.
LA PROCEDURA PER CONSERVAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI PROCEDURA PER LA CRIOCONSERVAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI PER USO AUTOLOGO
I genitori che intendono crioconservare le cellule staminali da sangue cordonale del proprio nascituro presso la Rygenera Stem Cells devono osservare la procedura di seguito indicata:
Contattare il numero verde da telefono fisso 800.13.17.26 attivo 7 giorni su 7 dalle ore 10.00 alle ore 18.00, oppure da cellulare al numero 348.8306693.
Aderire ai servizi Rygenera Stem Cells richiedendo e sottoscrivendo l’apposita modulistica;
Al momento dell’adesione ai servizi Rygenera Stem Cells, un nostro consulente provvederà ad indicare al richiedente la procedura completa per l’ottenimento dell’autorizzazione ministeriale all’esportazione del sangue da cordone ombelicale per uso autologo; il Modulo informativo del Centro Nazionale Trapianti ed il Modulo di richiesta di autorizzazione al Ministero della Salute possono essere scaricati dal nostro sito andando alla voce AdesioneI costi del servizio
Il Servizio fornito da Rygenera Stem Cells ha un costo complessivo di 1.980 euro, prevede e comprende:
- tutta l’assistenza legale necessaria ad ottenenere l'autorizzazione del Ministero della Salute ai fini dell’esportazione all’estero del sangue prelevato dal cordone ombelicale, al momento della nascita del bambino;
- l’invio del kit presso il luogo indicato dal genitore;
- il ritiro del kit successivamente al prelievo del sangue cordonale;
- la consegna presso i laboratori Rygenera Stem Cells;
- la procedura di selezione delle cellule staminali e l’analisi HIV, CMV, Sifilide, Epatite B ed Epatite C presso i laboratori Rygenera Stem Cells;
- la conservazione per 20 anni delle cellule staminali di Vostro figlio presso i laboratori Rygenera Stem Cells;
- L'invio ai genitori di un certificato attestante il buon esito della raccolta delle cellule staminali;
- l’invio delle cellule staminali di Vostro figlio presso la struttura medica richiesta, in caso di bisogno;
- l’assistenza di un medico specialista, nel caso fosse necessario utilizzare le cellule staminali conservate presso i nostri laboratori.
- La copertura assicurativa per infortuni e malattie del neonato, nel periodo dei suoi i primi dodici mesi di vita.
Nel caso di parto gemellare, Rygenera Stem Cells riconosce ai genitori uno sconto del 50% sui costi di trattamento e crioconservazione, per ogni gemello nato successivamente al primo. In tale caso, il genitore deve tempestivamente richiedere a Rygenera Stem Cells, l'invio di ulteriori kit per la conservazione del sangue cordonale di ogni gemello.
La conservazione delle cellule staminali
PERCHE' CONSERVARE LE CELLULE STAMINALI?
Il sangue del cordone ombelicale è sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta nel momento del parto. Infatti, una volta nato il bimbo il cordone ombelicale viene “tagliato”. Una parte del cordone ombelicale rimane quindi attaccata alla placenta che è ancora nell'utero. Il “secondamento” è la fase in cui viene espulsa la placenta dopo il parto. Normalmente quindi il sangue contenuto nella placenta e nel cordone residuo viene gettato. Gli scienziati hanno scoperto che questo sangue è ricchissimo di cellule staminali.
Sono staminali le cellule non differenziate né specializzate che hanno la capacità di dare luogo alle diverse tipologie cellulari costituenti un individuo nonché, organi tessuti e sistemi. Esistono due tipologie di cellule staminali: le embrionali e le adulte. Le staminali embrionali (ES) risiedono nella blastocisti che si sviluppa in sei giorni dopo la fecondazione e che è costituita da cellule esterne del trofoblasto (2) che si differenziano negli annessi extraembrionali (corion, placenta ecc..) e da una massa cellulare interna o ICM (1), da cui si originerà l'individuo. In questa fase le cellule della ICM (o cellule ES) si definiscono totipotenti poiché hanno la capacità di differenziarsi nei diversi tipi cellulari che compongono un organismo (cellule neuronali, muscolari epiteliali …). Con il procedere dello sviluppo embrionale queste cellule perdono la loro totipotenzialità, divenendo dapprima multipotenti in grado cioè di differenziarsi in alcuni tipi cellulari e infine unipotenti, cellule differenziate capaci di specializzarsi in una sola linea cellulare. L'utilizzo delle cellule ES è tuttavia molto dibattuto e presenta molte problematiche di tipo etico. Si ritiene infatti delittuosa la distruzione di un embrione e quindi di una vita per curarne un'altra tanto più che le staminali sia adulte che cordonali si rivelano di elevata qualità e utilizzabili per fini terapeutici.
IL VALORE DEL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE: LE CELLULE STAMINALI
Sono staminali le cellule non differenziate né specializzate che hanno la capacità di dare luogo alle diverse tipologie cellulari costituenti un individuo nonché, organi tessuti e sistemi. Esistono due tipologie di cellule staminali: le embrionali e le adulte. Le staminali embrionali (ES) risiedono nella blastocisti che si sviluppa in sei giorni dopo la fecondazione e che è costituita da cellule esterne del trofoblasto (2) che si differenziano negli annessi extraembrionali (corion, placenta ecc..) e da una massa cellulare interna o ICM (1), da cui si originerà l'individuo. In questa fase le cellule della ICM (o cellule ES) si definiscono totipotenti poiché hanno la capacità di differenziarsi nei diversi tipi cellulari che compongono un organismo (cellule neuronali, muscolari epiteliali …). Con il procedere dello sviluppo embrionale queste cellule perdono la loro totipotenzialità, divenendo dapprima multipotenti in grado cioè di differenziarsi in alcuni tipi cellulari e infine unipotenti, cellule differenziate capaci di specializzarsi in una sola linea cellulare. L'utilizzo delle cellule ES è tuttavia molto dibattuto e presenta molte problematiche di tipo etico. Si ritiene infatti delittuosa la distruzione di un embrione e quindi di una vita per curarne un'altra tanto più che le staminali sia adulte che cordonali si rivelano di elevata qualità e utilizzabili per fini terapeutici.
Le cellule staminali adulte sono anch'esse non specializzate, ma diversamente dalle embrionali sono multipotenti e si ritrovano per esempio, a livello del midollo osseo, ossia di quella porzione interna dell'osso da cui si differenziano i diversi tipi cellulari ematici. Le cellule ematiche infatti non sono particolarmente longeve e in tempi brevi perdono la capacità di trasportare ossigeno e di svolgere le proprie funzioni. Da qui l'attività del midollo osseo di mandare in circolo nuovi tipi cellulari ematici. Nel tempo sono state ritrovate cellule staminali in molti organi e tessuti: neurale, muscolare, retinale, pancreatico, epiteliale, epatico. Queste cellule, però, diversamente dalle staminali del midollo osseo, hanno una bassa capacità autorigenerativa e possono differenziarsi solo in poche linee cellulari. E' possibile quindi ad oggi reperire altre fonti di cellule staminali adulte, tuttavia il loro numero è così esiguo da non rendere sempre possibile il loro utilizzo nell'ambito della Medicina Rigenerativa. Una fonte alternativa di cellule staminali adulte è il sangue cordonale in cui non solo la loro concentrazione è maggiore, ma il loro prelievo non pone problematiche di natura etica. Le staminali cordonali, inoltre, sono qualitativamente migliori delle altre cellule multipotenti che si ritrovano in un individuo adulto e ciò si deve al fatto che esse hanno un'età inferiore. Tutte le cellule infatti sono soggette ad invecchiamento anche le cellule staminali adulte. Le cellule cordonali, invece, sono cellule giovani e pertanto la loro funzionalità è migliore.
Le cellule staminali hanno la caratteristica di sostituire le cellule danneggiate di un tessuto o di un organo e di guidarne il risanamento.
Si ritiene che queste cellule siano essenziali per il trattamento di numerose patologie come quelle metaboliche (ad esempio il diabete di tipo I e II), quelle degenerative (Parkinson, Alzhaimer, Sclerosi Multipla), quelle derivanti dal danneggiamento di organi e tessuti (ictus, infarto del miocardio), nonché per la cura di leucemie e linfomi. Possono inoltre essere utilizzate nei casi di ricostruzione di pelle, ossa, cartilagine (tissue engineering) e sono molti i protocolli sperimentali che prevedono l'utilizzo delle staminali per la cura di gravi malattie.
Conservare le cellule staminali da cordone ha oggi un'enorme rilevanza e offre molti vantaggi, tra i quali la compatibilità e la pronta disponibilità per il donatore stesso, l'assenza assoluta di rischi sia per la mamma che per il bambino durante il prelievo del sangue cordonale; la bassa probabilità di trasmissione di infezioni; la facile reperibilità per trapianti eterologhi. Inoltre è la fonte di staminali più ricca di tutto il nostro organismo da cui è possibile ricavare un numero adeguato di cellule da utilizzare nella Medicina Rigenerativa, grazie anche alla loro capacità proliferativa.
La donazione del cordone ombelicale può essere:
La futura mamma mette a disposizione di chiunque ne abbia bisogno il sangue del cordone ombelicale.
Limiti:
Se il parto avviene durante la notte o il sabato o la domenica, potrebbe no essere possibile, a causa della riduzione o della mancanza del personale, il prelievo e la conservazione del sangue cordonale
Le banche pubbliche non raccolgono il sangue cordonale per le patologie per le quali l'utilizzo delle cellule staminali è ancora in fase di ricerca e di sviluppo, ma solo per l'utilizzo nel caso delle patologie ematologiche. Vengono quindi utilizzati solo i campioni di sangue al di sopra dei 90-100ml che potenzialmente contengono un numero di cellule staminali sufficienti per un eventuale trapianto.
Le condizioni per le quali può essere scartato il sangue del cordone ombelicale sono:
- Un parto ad un'epoca di gestazione inferiore alle 35 settimane.
- Stato febbrile della madre durante il parto
- Presenza di malformazioni congenite nel neonato
- Stress fetale, malattie batteriche o virali contratte durante il periodo di gestazione
- Positività sierologica della madre
- Scarsa quantità di sangue prelevato
La donazione è completamente anonima e donando si perde qualsiasi diritto nei confronti delle proprie cellule staminali.
La conservazione autologa è quella procedura in cui la mamma conserva il sangue cordonale a suo uso, nel caso in cui in futuro fosse necessario per il proprio bambino.
La formula della donazione autologa solidale è quella che consente alla mamma di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale per tutelare la salute futura del proprio bimbo, e allo stesso tempo da la possibilità di donare l'unità di sangue al prossimo nel caso in cui questa si rendesse necessaria per un trapianto.
Questa forma di donazione è prevista solo nel caso in cui un membro stretto della famiglia sia affetto da una grave patologia. In questo caso il sangue viene conservato espressamente perché possa essere utilizzata a beneficio del parente ammalato.
Il cordone ombelicale è costituito da due arterie ombelicali, una vena ombelicale e da una sostanza gelatinosa detta gelatina di Wharton. Subito dopo la nascita viene reciso il cordone a circa dieci cm dal piano cutaneo del neonato e chiuso. Il
moncone del funicolo dalla parte fetale si mummifica naturalmente perché non più irrorato.
La raccolta del sangue cordonale può essere eseguita:
- sia a seguito di parto per vie naturali che cesareo
- prima del secondamento, con placenta ancora in utero
- dopo il secondamento o comunque dopo distacco manuale della stessa, come avviene nel cesareo
Dopo il clampaggio e la recisione del cordone ombelicale viene eseguita un' accurata disinfezione del cordone. La vena ombelicale viene punta distalmente tenendo il cordone esteso. Dopo ulteriore disinfezione può essere eseguito un secondo prelievo più prossimale. Vengono utilizzati materiali sterili e tecniche di asepsi accurata. Anche il kit di raccolta deve essere sterile monouso.
L'unità di sangue cordonale perverrà alla Banca con etichetta compilata per tutte le voci previste e firmata dall'operatore che ha eseguito la raccolta, con il modulo ostetrico di raccolta compilato e firmato dall'operatore che ha eseguito la raccolta insieme ai campioni di sangue materno.